Forza 5 e il pad Xbox One: un connubio magico

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Dopo un week-end passato in compagnia della mia nuova Xbox One e soprattutto di Forza Motorsport 5 (ho preso anche Ryse Son of Rome ma la nuova arrivata ha attirato troppe attenzioni in casa e un action del genere esige di essere gustato in piena tranquillità) quali sono le mie prime impressioni?

Rimandando le considerazioni generali sulla console, sul kinect e sulla dashboard (qui un assaggio delle capacità di multitasking) ad un altro momento voglio ora, invece, focalizzarmi su Forza Motorsport 5 e il pad Xbox One.

Il gioco mostra in ogni sua parte una cura maniacale per i dettagli; il comparto audio e quello grafico sono eccezionali. Ma questo mi era già chiarissimo dopo la breve prova effettuata alla GamesWeek. Gli aspetti che, invece, sono stati delle piacevolissime scoperte riguardano soprattutto l’IA e il connubio con il controller della Xbox One.

Grazie alla tecnologia di intelligenza artificiale basata sui drivatar cloud-based, se non trassate con voi stessi e scegliete invece di eliminare qualche aiuto alla guida e di impostare l’abilità dei drivatar ad un livello anche solo intermedio, scordatevi di vincere facile. Specialmente perchè dovete dimenticarvi di ogni sorta di prevedibilità degli avversari; addio trenini ordinati di auto e benvenuta imprevedibilità del comportamento umano! Sì, umano perchè gli avversari commettono degli errori, si fanno sotto dove meno ve lo aspettereste e, una volta sorpassati non ve la daranno sù facilmente ma torneranno ad incalzarvi.

Alla Xbox One bastano poche gare e ha già raccolto dati a sufficienza sul vostro stile di guida e comportamento in pista. A cosa le servono queste informazioni? Semplice, a creare un drivatar, il vostro drivatar che anche quando non starete giocando prenderà parte a delle gare sulle console degli altri utenti, portandovi a casa dei crediti di gioco.

Se l’IA mi ha sorpreso molto, il feeling con il nuovo pad mi ha veramente impressionato. A parte l’ergonomia che è ottima, gli analogici sono nettamente più precisi e meglio impugnabili dei precedenti permettendo di pennellare con cura le curve e i grilletti poi sono uno spettacolo. In questo caso non mi riferisco solo alla loro vibrazione indipendente (che riproduce con estrema cura la sensazione dell’ABS, dei cordoli, delle cambiate, etc.) ma anche all’ottimo livello di “resistenza” che offrono. Si riesce in questo modo veramente a dosare al millimetro sia l’acceleratore che il freno, restituendoci relamente l’idea di poter controllare con cura la potenza dei nostri bolidi.