Nuova Xbox: One ma con tre sistemi operativi

Xbox One promette, tenendo fede al proprio nome, di regalarci una potenziata esperienza utente unificata sotto molteplici aspetti:

  • a livello di device che saranno totalmente interconnessi (a quanto pare Smart Glass era realmente solo il primo passo);
  • dal punto di vista delle opportunità di interfacciamento uomo-console, grazie alla possibilità di interagire con la Xbox One sia nel modo classico (mediante controller) sia con i comandi vocali e i gesti delle mani (e ora perfino delle dita), sia mediante tablet/smartphone;
  • configurandosi come hub centrale per l’accesso alle più svariate forme di intrattenimento. Infatti, giochi, apps, web, social, film e telefilm on demand, canali tv (almeno negli USA), musica e molto altro conviveranno e interagiranno tra loro sulla medesima piattaforma;
  • ma anche a livello di abilitazione del multitasking; grazie alla modalità “snap“sarà possibile, ad esempio, giocare e contemporaneamente effettuare una chiamata skype (lo schermo si splitterà in modo da “ospitare” entrambi gli applicativi in uso, senza dover chiudere una applicazione in favore di un’altra).

Per ottenere tutto ciò, però, a quanto pare non era sufficiente un unico sistema operativo; in casa Microsoft hanno ritenuto che, anche per i OS, tre fosse il numero perfetto. Infatti l’anima software della Xbox One vedrà la convivenza dei seguenti tre sistemi operativi:

  • Xbox OS, evoluzione del sistema operativo che monta la 360, è destinato alla gestione del comparto giochi. Per intenderci è il sistema operativo che agli sviluppatori consente di arrivare praticamente al ferro della macchina in modo da sfruttarne a pieno le potenzialità.
  • Windows OS, derivato dal kernel di Windows 8, è pensato per gestire la dashboard e tutte le varie funzioni multimediali (apps e contenuti web in genere).
  • Middle OS che si frappone tra i due precedenti sistemi permettendone la reciproca interazione.