Chiamala, se vuoi, lineup

A qualcuno molto, ma molto distratto potrebbe essere sfuggito un particolare: io e questo mio blog che mi rispecchia in tutto e per tutto abbiamo una leggerissima (sì proprio leggera 😀 ) predilezione per il gaming “verde”. Non che abbia mai negato a Xbox, quando necessario, le giuste strigliate ma poiché scrivo di ciò che più mi interessa alla fine scrivo quasi esclusivamente di videogiochi, console e servizi “verdi”. Da tempo rifletto su questo aspetto e sulla necessità di aprire maggiormente gli orizzonti di questo mio sitarello. Ad esempio, qualche sonaro, mezzo sonaro e filo-sonaro da coinvolgere lo conosco (per favore non fatemene una colpa 😀 ) ma non ho avuto neanche il tempo di interiorizzare meglio questa eventualità che quel “sonaraccio” del mio collega Bosk (modera con me su M.it, anzi è un supervisore!) ha già trovato il modo di intrufolarsi in queste pagine e caricare la sua prima incursione filo-sonara.

AVVERTENZA per chi mi segue da tempo e condivide la mia stessa “fede” boxara: il ragazzo vuole solo provocare e poi ha già una natura mezza sonara con cui fare i conti, non occorre andarci giù troppo pesante! 😀

GamingAddiction

 

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Le incursioni di un filo-sonaro

 

GamingAddiction è ormai diventato l’alias ufficiale dell’autore di questo suo blog omonimo a cui abbiamo imparato a voler bene, a conoscere e in un certo senso a compatire (su questo punto, ovviamente, sono ironico) per il suo arcinoto e spropositato amore nei confronti delle console di casa Microsoft, presumibilmente fin dalla prima Xbox nera fiammante, approdata sul mercato nel 2001 con l’intento di dar del filo da torcere all’eterna avversaria PlayStation (2). Negli anni a seguire la console è riuscita a farsi strada nel mondo videoludico, superando di poco il Nintendo Gamecube in termini di vendite, ma fallendo nella sua missione principale di spodestare l’hardware targato Sony dal suo trono placcato in oro.

Questo fatto deve aver segnato profondamente l’allora giovane Gaming, portandolo a provare dei sentimenti vicinissimi all’odio verso l’intero reparto dedicato al gaming interno a Sony. Però, dopo una generazione caratterizzata da una guerra personale che ha comportato un apparente nonnulla, il blogger ha deciso di rompere l’embargo, chiedendomi di fornirgli un punto di vista alternativo al suo, più filo-sonaro ma, fidatevi, all’occorrenza imparziale, perché in fondo nel cuore sono multipiattaforma.

Reduci da una caldissima estate all’insegna di spiaggia, mare e ragazze formose, per chi può permetterseli, oppure ventilatori, E3 e Gamescom possiamo finalmente chiacchierare di quanto le sostanziali differenze tra il futuro (non così lontano) parco titoli di Xbox One e quello di PS4 siano in realtà poco distanti l’uno dall’altro. Si è parlato molto di un punto segnato dall’azienda verde a entrambe le fiere appena citate e se questo è palese per quella di Colonia, a cui Sony era assente ingiustificata, lo è un po’ meno per quanto riguarda la kermesse losangelina. Ma concentriamoci sui giochi, perché è qui che viene il bello.

Uno splendido Phil Spencer (capo incontrastato della divisione Xbox, per chi non lo sapesse), in cerca di consensi neanche fosse un politico, ci ha propinato la storia del momento più che mai opportuno per acquistare la macchina di Microsoft, grazie alla sfolgorante quantità di titoli esclusivi pronti ad uscire per Natale. La verità è che l’azienda blu ha una risposta di contrattacco praticamente per ogni IP della rivale, solo che ha optato per una strategia differente. Facciamo un esempio: dove un Halo 5: Guardians colpisce i negozi il 27 ottobre, c’è un Uncharted: The Nathan Drake Collection, composto da tre capolavori firmati Naughty Dog, che ribatte in anticipo di 20 giorni.
“Sei proprio un idiota!” potrebbe dirmi ognuno di voi se mi incontrasse per strada, con tono di voce abbastanza alto che tutti i passanti possano sentire, “Stai paragonando Halo 5 con la remastered di Uncharted?”. Ebbene, non trovo differenze tra il quinto capitolo di una saga il cui brand è stato forse anche “stuprato” in passato, e la riedizione in HD di una serie completa altrettanto importante. D’altronde nessuna delle due è una nuova proprietà intellettuale, quindi non è sbagliato dire che giocano ambedue ad armi pari.

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