Toglietemi tutto, ma non i miei milleottantapi

Questa generazione di console, come penso sia chiaro a tutti, verrà ricordata principalmente per la Resolution War che ormai ci accompagna dal mese di novembre 2013. Una “guerra” che sul web, alimentata costantemente dai valorosi combattenti della Console War (alcuni dei quali spiccano tra tutti e si palesano un po’ ovunque), raggiunge via via livelli sempre più alti di assurdità.

Le analisi tecnico-grafiche più o meno dettagliate, su cui molti siti (Digital Foundry in primis) stanno scientificamente costruendo e consolidando la propria fortuna, sono terreno di aspre e direi quanto mai futili battaglie non solo in occasione dei confronti tra le diverse versioni di un titolo multipiattaforma, ma anche quando si parla di esclusive. Non a caso, proprio di recente, anche davanti ad un gioco dall’indiscutibile qualità e del calibro di Halo 5: Guardians i siti, i blog e i forum di settore si sono riempiti di pagine e pagine di inutili battibecchi per la mancata capacità del titolo di girare sempre a 1080p nativi. 343i ha, infatti, dato assoluta priorità alla fluidità di gioco in ogni circostanza ottenendo un frame rate sempre e comunque ancorato ai 60fps, impiegando a tal fine una risoluzione dinamica fino a 1080p. Nonostante un comparto grafico nel complesso sempre di altissimo livello (anche nei frangenti con moltissimi nemici a schermo collocati in ambienti vasti e fruibili pure verticalmente), il fuoco è stato minuziosamente alimentato da certi speciali intitolati qualcosa tipo “Halo 5: i 60fps hanno un prezzo”.

Ma va? Veramente? E chi lo avrebbe mai detto che sviluppare un videogame per console è una questione di compromessi e scelte? Allora perchè non dire ogni volta, per i non pochi giochi che vanno (indipendentemente dalla piattaforma) a 1080p e 30fps ballerini, che il frame rate basso e instabile è il “prezzo” per avere tutte e milleottanta le righe di pixel? E, ancora, perchè davanti a quei titoli graficamente impeccabili ma con una IA becera, mappe limitate e numero di elementi “intelligenti” su schermo estremamente basso, non ribadire ogni volta che tutti questi limiti sono il prezzo per appagare la vista anche a pochi centimetri dalla TV?

Avete notato quante volte ho già scritto 1080? Questo numeretto, all’apparenza innocuo, a ben pensarci è in realtà il principale responsabile dell’impoverimento (praticamente ovunque sul web) delle discussioni e dei confronti sui videogiochi. Lo spasmodico conteggio dei pixel sembra sempre venire prima di ciò che realmente conta; un gameplay ben congegnato, una componente artistica di livello o una trama accattivante sono per il popolo della rete sempre più di marginale importanza. Ciò che conta è potersi fregiare di quel numero e il marketing lo ha ben capito. Che sia chiaro non sto cercando di dire che la grafica non conti, anzi è sicuramente rilevante ma un’altra assurdità, che mi pare si stia sempre più diffondendo, è la convinzione che una risoluzione full-HD sia sempre sinonimo di migliore resa grafica. Il perchè di tale convinzione non è complicato da comprendere; per la massa di utenti non avvezzi ai tecnicismi è estremamente semplice recepire (il più delle volte senza neanche riuscire a coglierne veramente la differenza con gli occhi) il messaggio che vi sia qualche riga di pixel in più. Se poi ciò si accompagna a peggiori filtri e quindi ad un’immagine di fatto meno piacevole poco importa, tanto ci sono i milleottantapi.

Io, ma sarò eccessivamente pessimista, ci vedo in tutto ciò il rischio di cadere in un circolo vizioso; se vogliamo per forza i 1080p, tranne poche e illuminate eccezioni, finiremo per averli sempre anche quando sarebbe il caso di focalizzarsi su altro. Dove per altro intendo il gameplay, la trama, etc. ma anche una resa grafica nel complesso veramente di livello e, se non è chiedere troppo, una fluidità che non intacchi la risposta dei comandi e quindi la giocabilità. Emblematico da questo punto di vista (e poi chiudo questo mio pippozzo … cavolo sto proprio invecchiando 😀 ) è il recente caso di Fallout 4. Dopo alcuni tentativi imbarazzanti, sui quali ci sarebbe non poco da polemizzare ma eviterò, Digital Foundry è riuscita a pervenire ad un’analisi comparativa del gioco. Il risultato? Su entrambe le console (Xbox One e Playstation 4) il titolo gira ai tanto desiderati 1080p nativi ma, di contro, su tutte e due le piattaforme si assiste a non trascurabili cali di frame rate. Certo di fondo vi sarà un’ottimizzazione lontana dall’essere al top ma sarebbe stato così scandaloso mettere la giocabilità al centro optando per una risoluzione dinamica o, perchè no, per i 900p?

Vogliamo per forza i milleottantapi? Eccoceli serviti!