Un anno di giochi su Xbox One #2

Dopo lo sguardo ai giochi del day one, continuiamo a ripercorrere assieme questo primo anno di videogiochi su Xbox One. Le premesse sono sempre le stesse:

  • prendo in considerazione solo i titoli che ho avuto modo di sperimentare in prima persona (non tutti quelli che sono usciti!);
  • non prendete i miei giudizi per oro colato; si tratta esclusivamente di considerazioni personali che, ci mancherebbe altro, non hanno alcuna pretesa di innalzarsi a verità assolute.

I Gold Platform

Il sottotitolo parla da sé. In questo articolo ci concentreremo sui platform (per l’esattezza i due in cui mi sono cimentato portandoli a termine) che il programma Games With Gold ci ha permesso di giocare a “gratis”. Virgolette d’obbligo perchè, per come la vedo io, in realtà li paghiamo, poco ma li paghiamo, con il nostro abbonamento al Gold.

 Max: The Curse of Brotherhood

  • Un tripudio di colori e un pennarellone magico per tirarci fuori dai guai!
  • Comparto grafico decisamente piacevole; un 2.5D cartoonesco pieno di colori accesi sparati a 1080p che nella cifra stilistica, fatte le dovute differenze, presenta un certo non so che della Pixar di Up.
  • Platform sì ma pieno di elementi puzzle da affrontare con l’aiuto del nostro pennarellone magico …
  • … talmente magico da permetterci, con il progredire dell’avventura, di interagire con lo scenario con poteri diversi. Possiamo infatti sollevare colonne di terra, disegnare (termine non usato a caso!) rami, tracciare liane, generare flussi d’acqua e sparacchiare del fuoco, ovviamente anche questo magico.
  • Non molto difficile (anche se di morire si muore!) ma in grado di restituire un buon senso di soddisfazione dopo che si è riusciti a superare determinate fasi.
  • Molto pennarello-centrico ma gli sviluppatori sono riusci a calibrare abbastanza bene il suo utilizzo mediante gli stick analogici. L’ideale sarebbe stato l’uso del pennarellone attraverso uno schermo touch (magari sfruttando SmartGlass) ma anche con le levette, dopo averci preso la mano nelle prime fasi, il controllo non è mai frustrante. Anzi non è raro sorprendersi di ciò che si è riusciti a tracciare e portare a termine su schermo.
  • L’impiego del marker non è però totalmente libero, bensì vincolato a certi “appigli” che incontreremo lungo il cammino …
  • … ma è una limitazione che pesa solo marginalmente perchè il bello dell’esperienza di gioco deriva da ben altri aspetti: le forme che decideremo di dare ai rami e ai flussi, le correlazioni possibili tra gli elementi disegnati (liane da collegare saggiamente a rami, flussi d’acqua da indirizzare verso piattaforme di terra innalzate per l’occasione, rami da incendiare, etc.), l’attento dosaggio della riserva di magia del nostro pennarello e, spesso, la correta scelta di tempo per fare tutto ciò, magari mentre si corre a rompicollo spostandosi da una piattafroma all’altra.
  • La storia? C’è ma, dato anche il genere, non pretende di essere l’aspetto core. Detto questo, potreste comunque trovarvi inaspettatamente coinvolti dal desiderio affannoso del piccolo Max di porre rimedio al madornale errore che commette in apertura e che dà origine a tutta l’avventura.
  • La longevità non è ai massimi livelli ma, con un po’ di inevitabile trial and error, potreste tranquillamente toccare le 8 ore.
  • Voto di GamingAddiction: 8+
  • Consigli per l’acquisto: se non avete avuto modo di farlo vostro a “gratis” (è rimasto tra i GWG per tutto giugno e luglio 2014), e desiderate qualcosa per staccare tra un tripla A e l’altro che sia più in grado di divertirvi che mettervi davanti a sfide impossibili, direi che i 15 euro necessari per scaricarlo sulla vostra console potete spenderli tranquillamente.

Guacamelee! Super Turbo Championship Edition

  • Super Turbo Già Visto ma potrebbe avere un senso rigiocarlo!
  • L’avventura piena di cliché messicani del nostro luchador Juan, intento a salvare la principessa dalle grinfie del perfido Calaca, non è cambiata molto (e tanto meno è arrivata ad un suo tanto atteso sequel) ma questa versione con il turbo potrebbe meritare nuovamente la vostra attenzione.
  • Combat System migliorato: tutto (anche grazie alla potenza delle nuove piattaforme) gira più fluido e in un gioco ostico come Guacamelee non è un dettaglio da poco. Eseguire le prese è più semplice e ora possiamo conoscere la vita residua dei nemici grazie ad una apposita barra sopra le loro teste.
  • Campagna più lunga: rispetto alla versione classica troviamo due aree aggiuntive che allungano l’avventura di Juan di più di un’ora.
  • Più Intenso, nel senso che dopo aver riempito, a suon di legnate date a destra e a manca, un’apposita barra possiamo far passare il nostro protagonista in modalità Intenso; Juan viene avvolto da fiamme e finchè la barra non si esaurisce (ma possiamo anche arrestare noi questa nuova modalità) è una vera e propria forza della natura, una putenza, un flagello di Dio (da leggere con la giusta cadenza! 😆 ). Si aggiungono inoltre altre due mosse speciali.
  • Se avete paura che questo abbassi il livello di sfida, non temete è tutto ben bilanciato e se lo rigiocherete vi porterà lo stesso al limite dell’imprecazione più e più volte.
  • A tutto questo aggiungiamo un nuovo boss che già dal nome (El Trio de la Muerte) è tutto un programma e, finalmente, la modalità cooperativa in locale (oltre che le aggiunte già viste nella Gold Edition) ed ecco che dovrebbe essere chiaro perchè questa terza edizione possa tutto sommato con diritto fregiarsi dell’appellativo “Super Turbo Championship Edition”.
  • Voto di GamingAddiction: 8,5
  • Consigli per l’acquisto: lo avete scaricato a “gratis” durante il mese di Luglio? No? Ora potete farlo vostro con circa 14 euro ma pensateci bene. Se lo avete già giocato in una delle due versioni precedenti valutate voi se le aggiunte di questa versione possono o meno farvi ritornare a saltare in continuazione dal mondo dei vivi a quello dei morti assieme al Luchador (secondo me la sola modalità cooperativa locale, a patto di disporre di una valida spalla, potrebbe giustificare un ritorno nei panni di Juan). Per tutti gli altri, invece, ho solo un avvertimento: statene ampiamente alla larga se siete allergici al backtracking spinto e se non amate quei livelli di sfida molto alti. Per intenderci man mano che acquisirete abilità potrete e spesso dovrete tornare sui vostri passi per accedere ad aree prima precluse, dovrete acquisire un’ottima confidenza con i comandi, memorizzare svariate mosse e studiare attentamente i pattern d’attacco e difesa dei nemici, specialmente dei boss. Io vi ho avvisati!

to be continued …