Le caratteristiche di Xbox One: nuovo Kinect incluso nel bundle

Come molti addetti ai lavori e non avevano ipotizzato, la nuova Xbox vivrà in totale sinergia con un nuovo e più performante Kinect che, dunque, sarà incluso direttamente nella confezione e non più venduto separatamente.

La nuova periferica promette (e a vedere il suo funzionamento in live durante la conferenza Microsoft sembra proprio che manterrà le promesse) degli importantissimi miglioramenti sia sul fronte del riconoscimento dei movimenti che della voce. Si va, infatti, da un riconoscimento estremamente potenziato della figura umana e dei suoi più piccoli movimenti (inclusi quelli delle dita e lo spostamento anche lieve del baricentro) ad un istantanea “cattura” e decodifica dei comandi vocali ora molto più prossimi al normale modo di parlare. Il sensore, inoltre, sarà sempre in ascolto anche quando la console non è attiva; a console spenta sarà sufficiente pronunciare “Xbox on” per avviare immediatamente la macchina e vedere caricato in pochissimi attimi il proprio profilo.

Ma come è possibile tutto questo?
Semplice, grazie alla potenza di elaborazione decisamente più elevata della nuova Xbox (500 miliardi di transistor, CPU 8 core) e al superamento del forte limite di memoria RAM che affliggeva la 360 (dai soli 500 MB si passa infatti a ben 8 GB). A questo, ovviamente, va aggiunto una configurazione hardware-software della nuova periferica decisamente rivista e “pompata” rispetto al Kinect 1.0. Giusto per avere un’idea, si parla di:

  • una fotocamera con una risoluzione di 1080p (niente a che vedere con il sensore VGA del predecessore);
  • capacità di processare oltre 2 GB di dati al secondo;
  • sensore ad infrarossi potenziato per rilevarci in qualsiasi condizione di luminosità;
  • riconoscimento “millimetrico” delle rotazioni delle articolazioni;
  • calcolo istantaneo del peso applicato alle varie parti del corpo;
  • microfono e algoritmo di cattura dell’audio potenziati per consentire la totale separazione della nostra voce da qualsiasi tipo di rumore di fondo, anche i più intensi;
  • e se tutto questo non vi sembra già fantascienza che diventa realtà, si va ad aggiungere addirittura un sistema per il riconoscimento degli stati d’animo mediante il calcolo del battito cardiaco basato su impercettibili variazioni dell’epidermide.

Da tutto ciò è già chiaro come il legame tra Xbox One e il nuovo Kinect sia indissolubile; la macchina per funzionare richiederà sempre la presenza della periferica di rilevamento audio-video. Rimane da capire:

  • se anche nelle più piccole stanze di noi italiani (ma direi europei) il nuovo Kinect sarà sfruttabile a pieno. Data, però, l’altissima definizione della fotocamera è auspicabile che non occorreranno più i 2 metri (2,5 se si gioca in due) per far catturare la nostra figura alla periferica;
  • e, infine, in quanti potranno essere rilevati contemporaneamente dal nuovo Kinect. Se il limite su 360 era soprattutto la poca memoria a disposizione per processare i dati, ora con gli 8 GB non sarebbe così fantasioso ipotizzare una sessione di gioco (spazio permettendo) che coinvolge fino a 4 giocatori contemporaneamente.

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